“Da Ciccio” resta infatti una delle poche trattorie veraci dell’isola: cucina tradizionale e piatti tipici, conditi da un servizio semplice e dalla simpatia. Il castello sembra proteggere con la sua ombra la suggestione di una tavola d’altri tempi, quelli mitici dell’isola verde, regno di Angelo Rizzoli e del turismo internazionale.
Ciccio è rimasto fedele a se stesso, visitarlo è ideale in questo periodo, ai primi caldi, quando ancora non c’è folla e il cliente viene coccolato con un trattamento speciale.
Uno dei must del locale è il totano imbottito, la versione d’acqua del coniglio che trovate sempre nei ristoranti “montani” a mezza costa. Vicino al mare invece c’è questo gustosissimo totano ripieno di mollica bagnata, uva passa, pinoli e pesce tritato). Sfiziose bruschette e altri antipastini di mare. E per primi piatti tante paste fresche: Scialatielli e Paccheri con i frutti di mare, o con vongole e zucchine, Mezzi Paccheri con cozze e pecorino, pappardelle con i gamberoni rossi, linguine con scampi e carciofi.
La freschezza del pescato è garantita, i secondi sono quasi tutti di pesce locale: il pesce bandiera è all’ischitana, con pomodorini capperi olive e origano, il coccio è all’acqua pazza con il pomodorino, e poi alici, pesce spada, frittura di paranza, gamberoni al vino, cassuola di calamari, polpo, zuppa di cozze. Guido ha scelto una trentina di etichette, privilegiando i vini ischitani e campani, e li propone accanto al vino sfuso locale. Anche i dolci sono fatti in casa: babà, caprese, torta al cioccolato, Tiramisu.